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Eventi

Tutta scena nell’era digitale?!

Un percorso laboratoriale dedicato alla prevenzione dei comportamenti inadeguati e dei pericoli legati alla rete e ai nuovi media, quali cyberbullismo, l’adescamento, il sexting, le dipendenze, il gioco d’azzardo, cattivo uso dei social, violazione della privacy, sostituzioni di persone, intrusioni sui sistemi informatici, malware ecc. Il progetto nel campo dell’educazione digitale rappresenta uno strumento di alto valore per i risultati che si conseguono in termini di senso critico e responsabilità, mediante la sperimentazione di laboratori tematici e la realizzazione di opere letterarie, multimediali, musicali, grafiche e, in via preferenziale, teatrali, drammaturgiche e coreutiche.

Finalità: acquisire informazioni e attivare percorsi di comprensione, allo scopo di ottenere una maggiore profondità di analisi e consapevolezza riguardo ai fenomeni dell’era digitale, delle risorse e i pericoli da cui sono caratterizzati.

La metodologia: Attraverso un percorso formativo/informativo studenti e docenti potranno approfondire alcuni aspetti cruciali dell’Educazione Digitale, che diventeranno il tema di rappresentazioni teatrali o di altre manifestazioni artistiche ideate dai ragazzi insieme ad esperti del settore. Il linguaggio teatrale è infatti strumento di riflessione critica e creativa. Esso aiuta ad acquisire informazioni e attiva percorsi di comprensione che riescono ad ottenere una maggiore profondità di analisi e consapevolezza (metacognizione), riguardo ai fenomeni dell’era digitale: le risorse come pure i pericoli.

Il laboratorio teatrale sarà realizzato nel corso dell’anno scolastico, con modalità calibrate alle esigenze della scuola, da un regista appositamente selezionato il quale a sua volta coinvolgerà un massimo di 20-25 studenti spontaneamente aderenti all’iniziativa. La rappresentazione, unitamente all’esposizione delle altre opere realizzate, si articolerà in due momenti: nelle ore antimeridiane per studenti e docenti, nelle ore pomeridiane o serali aperta anche ai genitori e alla cittadinanza.

È importante che i ragazzi riescano a rielaborare anche le esperienze negative vissute direttamente in prima persona o dai coetanei imparando a ricavarne saggezza e rispetto della privacy (partire dal caso concreto serve a dare “sostanza” all’attività, facendo moltissima attenzione a non rendere riconoscibili i protagonisti reali dei vari racconti). In tal modo ogni lavoro e attività del progetto potranno avere una funzione catartica, promuovendo forme di apprendimento innovative come, ad esempio, la peer education (educazione tra pari), il service learning (apprendimento attraverso un servizio alla collettività, nel nostro caso la sensibilizzazione e la promozione di buone pratiche digitali) e “bottom-up” (i ragazzi stessi diventano in-formatori degli adulti).